Juve fuori dalla Champions: tre motivi per sorridere

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Esistono sconfitte e sconfitte. A caldo, quella di rimonta della Juventus all’Allianz Arena, è pesante da digerire. L’impresa era lì, a un passo. Il countdown per i quarti di finale era già cominciato ma il calcio è bestiale per imprevedibilità e cinismo. E così, il forcing del Bayern Monaco e un po’ di superficialità bianconera hanno scritto una storia diversa. Ma, appunto, esistono sconfitte e sconfitte. E così con lo scorrere delle ore, matura la certezza che si, nonostante la sconfitta, la Juventus ha tre motivi per sorridere.

MATURITA’ ACQUISITA – C’è chi ancora sostiene che la Juventus sia una squadra poco incline all’Europa. L’ultimo in ordine di tempo è stato Arrigo Sacchi, che ha paragonato i bianconeri al Rosemborg in riferimento all’abilità di vincere in Italia e poco fuori. Attenzione però: è necessaria una oggettiva proporzione tra il momento del nostro calcio – non proprio il migliore – e i risultati europei ottenuti in Champions. La Juve negli ultimi due anni ha raggiunto la finale di Berlino e fatto tremare una superpotenza come il Bayern. E’ un chiarissimo segnale di maturità. Bravo è stato Allegri, che ha (di nuovo) inculcato alla squadra la mentalità europea.

FOREVER YOUNG – La solidità della Juventus è da applausi. C’è la generazione dei “forever young”, composta dai vari Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini e giovani che vicino a loro acquisiscono esperienza preziosa. E’ il caso dei vari Dybala, Rugani, Zaza. In casa Juventus ci sono le basi per costruire un roseo futuro europeo, al netto del gap che esiste con i top club. La Vecchia Signora deve crederci, continuando a investire sul grande patrimonio umano e tecnico di cui dispone. L’esperienza acquisita si tramuterà in maturità. I risultati, e soprattutto i trionfi, arriveranno.

DIMENSIONE EUROPEA – Dopo gli anni di calciopoli, la Serie B, i settimi posti, la Juventus si è riappropriata della sua reale dimensione. E’ ormai stabilmente leader della Serie A da cinque anni, accede all’Europa sempre dalla porta principale e rappresenta meglio di tutte le altre il nostro calcio. Nella scorsa stagione ci eravamo illusi che il calcio italiano fosse finalmente tornato a essere leader in Europa ma visti i risultati di quest’anno, si può affermare che si è trattato di un abbaglio. Chi vuole la chiami pure Rosenborg ma nonostante tutto è la squadra  che, in questo momento, rappresenta meglio l’Italia in Europa.